
Castelnuovo Cilento
Il borgo, denominato Castelnuovo nel Medioevo, dal 1811 al 1860 ha fatto parte del Circondario di Vallo della Lucania, appartenente all’omonimo distretto del Regno delle Due Sicilie.
Con l’annessione al Regno di Sardegna ha cambiato il toponimo in quello attuale e dal 1860 al 1927, durante il Regno d’Italia ha fatto parte del mandamento di Vallo della Lucania, appartenente all’omonimo circondario. Per raggiungerlo è sufficiente percorrere la superstrada variante SS18 e uscire a Vallo Scalo. Pochi chilometri e siete arrivati.
E’ chiamato “il paese dei ciottoli” per le opere in ciottoli di fiume di Guerino Galzerano, un genio creativo che ha riempito il paese delle sue creazioni. Galzerano era un contadino senza istruzione né formazione artistica. Dopo un evento buio della sua esistenza (un omicidio compiuto ritenendo la vittima responsabile dell’adulterio della propria moglie) viene rinchiuso nel manicomio criminale di Aversa dal quale esce nel 1977. Tornato nel paese inizia a costruire le opere in ciottoli oggi visibili: la propria abitazione in Via Roma, il giardino sotto il castello, il borgo di Santa Caterina e la tomba monumentale nel cimitero. La casa è diventata oggi una casa vacanze, il giardino è pieno di sculture totemiche, tavoli, sedie, strumenti contadini, sulla propria tomba nella terza lapide scrive: “Ricordati: dove io ero tu sei, dove io sono tu sarai“. L’opera più imponente è una sorta di castello con un portale ad arco in contrada Santa Caterina, raggiungibile a piedi non proprio semplicemente.
Il paese deve il suo nome al Castello medievale nella parte alta del borgo, con architettura di tipo militare. Nella seconda metà di agosto il castello diventa un palcoscenico per “Castrum Novum” una manifestazione con sfilate in costume, concerti e la Giostra del Carusiello.