Paestum

Paestum

Paestum, fino al 1926 Pesto, è un’antica città della Magna Grecia, chiamata dai Greci Poseidonia in onore di Poseidone, ma devotissima anche ad Atena ed Era. Dopo la sua conquista da parte dei Lucani venne chiamata Paistom, per poi assumere, sotto i Romani, il nome di Paestum. L’estensione del suo abitato è ancora oggi ben riconoscibile, racchiuso dalle sue mura greche, così come modificate in epoca lucana e poi romana.

Si trova in Campania, in provincia di Salerno, come frazione del comune di Capaccio Paestum, circa 40 km a sud di Salerno (97 km a sud di Napoli); è situata nella piana del Sele, vicino al litorale, nel golfo di Salerno, a nord del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni; la località, nelle vicinanze della quale si annoverano Capaccio Scalo e Lido di Paestum, è servita dalla omonima stazione ferroviaria.

Nel 2021 registrò oltre 216 000 visitatori.

Un viaggio meraviglioso nella civiltà greca.

La cinta muraria

Pianta di Paestum del 1732, realizzata prima dell’apertura da parte di Carlo di Borbone dell’attuale SS18, che tuttora la attraversa. La pianta della città, ben riconoscibile in tutti i suoi elementi, risulta tuttavia molto imprecisa e approssimativa.
Paestum è circondata da una cinta muraria quasi totalmente conservata, con un perimetro poligonale che si sviluppa per circa 4,75 km, seguendo l’andamento del banco di travertino sul quale sorge la città. È costituita da una muratura a doppia cortina di grandi blocchi squadrati, riempita al centro con terra ed intervallata da 28 torri a pianta quadrata e circolare, quasi tutte ridotte a ruderi.

In corrispondenza dei punti cardinali si aprono le quattro porte principali d’accesso; vi sono inoltre una serie di ben 47 aperture minori, le posterule, funzionali sia per l’accesso in città sia per l’organizzazione della difesa:

la Porta Sirena, così chiamata da un animale fantastico scolpito con funzioni apotropaiche all’esterno di essa, si trova sul lato est;
sul lato sud si apre invece Porta Giustizia, con un ampio vestibolo d’accesso, difesa ai lati da due torri, una circolare, una quadrata;
l’ingresso ad ovest, che affaccia verso il mare, avveniva attraverso Porta Marina, dotata anch’essa di un ampio vestibolo lastricato e difesa ai lati da due torri, una circolare ed una quadrata;
poco resta invece della Porta Aurea, a nord della città, demolita agli inizi dell’Ottocento per il passaggio della Strada Statale 18.

I templi

Il tempio di Atena a Paestum (detto “tempio di Cerere”)
Miracolosamente giunti in ottime condizioni, tanto da essere considerati esempi unici dell’architettura magno-greca, sono i tre templi di ordine dorico edificati nelle due aree santuariali urbane di Paestum, dedicate rispettivamente ad Era e ad Atena. Tra il 2003 e il 2013, l’area dei Templi di Paestum è stata protagonista di una serie di interventi di restauro che hanno permesso, oltre al recupero degli edifici, di fare luce sulle tecniche e i materiali utilizzati per la realizzazione degli stessi.

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