
Trentova scoglio del sale
Lo scoglio del sale.
Ci sono luoghi che sembrano immobili nei loro tratti incantevoli eppure essi mutano in ogni istante senza che di tale cambiamento tutti si accorgano.
Ci vuole acutezza di vista ed attenzione per scorgere angoli speciali. E’ questa la magia che in un giorno qualunque dell’anno uno scoglio solitario in una baia paradisiaca e selvaggia riesce a far vivere. Tra lo scrosciare di limpide acque, a tratti verdi come la vegetazione circostante, in altri punti cromate di un azzurro che fa pendant col cielo esiste una porzione di roccia tra il grigio e l’argento.
Lo scoglio del sale si trova in una delle zone più belle del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, in un’insenatura che da sempre attira turisti da tutto il mondo, per la limpidezza delle acque e la presenza del maestoso scoglio di Trentova da cui la baia trae il nome e dove, secondo una leggenda locale, in una delle sue grotte, furono trovate 30 uova di gabbiano o tartaruga marina.
Molti visitatori frettolosi e distratti non giungono a contemplare il punto suggestivo dove un tempo si raccoglieva il sale che poi veniva venduto alla Marina nella zona nota come Salecaro di Agropoli.
Dai parcheggi presenti a Trentova occorre percorrere la strada sterrata che costeggia la spiaggia in direzione sud, fino a raggiungere uno stretto passaggio sul retro di una costruzione recintata. All’uscita da un breve tratto nella macchia sarete giunti davanti allo scoglio del sale.
Inizia proprio in quel punto il Sentiero trekking 700a Scoglio del Sale – Cala Pastena che lambisce il mare dell’area naturalistica Patrimonio Unesco. Un percorso immerso nella macchia mediterranea, che si protrae verso la costa più inesplorata di Agropoli, dove puoi scoprire e ammirare flora e fauna locali, ed esplorare le suggestive calette che permettono di tuffarsi in un mare incontaminato.
Puoi decidere di percorrere solo il sentiero 700a ad anello che torna a Trentova (1,6 km., facile) oppure dallo stesso luogo il sentiero consente di raggiungere Punta Tresino sotto l’omonimo monte ( sentiero 701, 10 km. circa, per camminatori allenati ). Attenzione alla parte finale del sentiero: gli ultimi 300 metri sono piuttosto esposti e richiedono scarpe robuste, esperienza e guanti (la vegetazione spesso ostruisce il passo). Come in altre realtà purtroppo il sentiero non è curato. In questa variante, nel tratto di ritorno, si può vedere l’antico villaggio medievale di S.Giovanni, borgo agricolo abbandonato dal diciottesimo secolo. Per chi vuole fare il giro completo del monte Tresino (che tocca anche la spiaggia di S.Maria di Castellabate – Lago) il percorso supera i 15 km. con circa 5 ore di cammino ed un dislivello di 500 metri.